Quando nasce la Canottieri Adria la città di Trieste aveva una popolazione di circa 140.000 abitanti; Vescovo era Giorgio Dobrilla e Governatore era Felice bar. Pino de Friedenthal. L’Adria si distingueva per il suo carattere mitteleuropeo. I soci erano tutti triestini, figli di famiglie di estrazione etnica italiana, austriaca, germanica, svizzera, ungherese, greca, francese, slovena ed anche inglese. La lingua parlata era l’italiano, o il dialetto triestino misto alla lingua protocollare, che era quella tedesca. Anche le confessioni religiose svariavano tra cattolici (in prevalenza), greco-ortodossi, serbo-ortodossi, evangelici, anglicani e israeliti.
Poiché per statuto l’Adria era (ed è rimasta) apolitica ed aconfessionale, l’armonia tra i soci era perfetta e tutti erano buoni amici, anche nei momenti difficili.
Attorno agli anni di nascita dell’Adria viene aperta al culto in Trieste la bella Chiesa Evangelica (1875), viene inaugurato il servizio di tram a cavalli (1876) ed aperta la nuova stazione ferroviaria (1878).
L’Adria ha il vanto di aver addottato per prima in Trieste e sull’Adriatico (analogamente a quanto fatto in Torino dalla Canottieri Cerea) i moderni sistemi di voga:
- carrelli mobili (sliding-car) al posto dei sedili fissi;
- remi corti a pala al posto dei pesanti lunghi remi in frassino.
Fin dai primi anni di vita, sostituì ed integrò il suo parco natanti con nuove moderne imbarcazioni leggere da corsa acquistate all’estero: 1879-1880 uno sculler, uno skiff ed un doppio-skiff di costruzione inglese acquistati nel nord Europa; 1881 un gig (Yole leggera a 4) ed un outrigger a 4 con, in legno di cedro, fatti costruire a Vienna da un carpentiere inglese (W. James); 1884 due yole da mare: una a sei e l’altra a otto vogatori, di costruzione francese.
Già nel 1885 la società assumeva per l’allenamento dei propri soci atleti un allenatore francese: Monsieur Alexander Leine di Parigi (comproprietario del Cantiere navale per imbarcazioni di canottaggio “Clasper, Leine e Tellier”) al quale l’Adria commissionerà molte imbarcazioni da regata.
L’Adria può quindi considerarsi tra i pionieri di quel canottaggio agonistico, come poi verrà omologato al battesimo della prima olimpiade dell’era moderna (1896). |