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Lanterna
 
1. LA NASCITA

 

La storia della Canottieri Adria è piena di fascino e ricca di avvenimenti non solo perché sono trascorsi dalla sua nascita quasi 130 anni, ma anche perché si integra mirabilmente con le sofferte vicende storiche e politiche della città, affondando le sue radici in pieno ottocento, quando Trieste era un fiorente emporio commerciale e porto principale dell’Impero austro- ungarico, per poi maturare le sue esperienze sotto l’influenza di ben sette bandiere (oltre a quella asburgica si annoverano quella sabauda, tedesca, jugoslava, inglese, americana e dell’Italia repubblicana).
L’Adria nasce il 15 settembre 1877, in una luminosa giornata di fine estate. Verso le ore 20.30 in una saletta dell’Hotel Adria, ubicato a ridosso del Molo Giuseppino, si riuniscono i soci e dirigenti di tre società nautiche triestine, la Carlotta (1850), la Meteor (1861) e la Themis (1862), per deliberare in merito alla loro fusione in una nuova società, diretta a promuovere soprattutto tra i giovani lo sport del remo.
Promotore dell’iniziativa è il barone Alessandro von Schroeder junior, facoltoso commerciante di origini amburghesi.
Già, perché la lunghissima molecola che contiene le informazioni per la costruzione dell’Adria prende corpo nel 1844, quando in Trieste nasce l’Hamburger Ruderclub, per iniziativa di un gruppo di amburghesi (tra cui Alessandro von Schroeder senior e Christian Matthaus Schroeder) legati tra loro da rapporti d’affari, da una comune fede religiosa (evangelici augustani) e dall’amore per il mare ed il canottaggio.
Ma ritorniamo a quel 15/9/1877. Le tre società che poi si sono fuse ebbero a conferire alla neonata Adria, oltre al saldo attivo dei loro bilanci, le seguenti imbarcazioni: 1) Carlotta (lunga e leggera a 6 vogatori con ampio sedile di poppa); 2) Themis (da gita a 6 vogatori, sedili fissi, attrezzata anche a vela); 3) Meteor (a 4 vogatori a sedile fisso); 4) Johanna (leggera a 4 vogatori, a sedile fisso). Le tre società originarie erano in sostanza società di amici, che riunendo le loro forze e risparmi si ritrovavano per dedicarsi al canottaggio ed alla vela, senza intenti agonistici ma solo per organizzare gite e riunioni conviviali. La fusione venne approvata all’unanimità ed il nome Adria è stato un doveroso omaggio a quel mare Adriatico che tanto aveva contribuito a fare la fortuna in Trieste degli amburghesi. Venne così deliberato che la nuova società, a diversità delle tre società preesistenti, avrebbe sviluppato il carattere agonistico del canottaggio, con prevalenza su quello diportistico.
Venne altresì presa la decisione in merito ai colori della bandiera sociale e venne eletto il primo Consiglio Direttivo nelle persone di Alessandro von Schroeder junior – Presidente; Rodolfo Buchler – Vice Presidente; Antonio Mazzorana – Cassiere; Ottone Bachrach – Economo e Capocanottiere; Ugo Moll – Segretario.
Il fondatore e primo Presidente dell’Adria Barone Alessandro von Schroeder  junior è rimasto al timone del sodalizio per ben 36 anni, sino alla vigilia della I guerra mondiale (17/2/1914): un vero record, tuttora imbattuto, a riprova che il potere logora chi non ce l’ha!