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6. IL PERIODO GERMANICO

 

Il periodo germanico dell’Adria (1/10/43-1/5/1945) è così triste che si può riassumere in poche righe.
L’attività remiera agonistica è sospesa, ed anche quella diportistica cessa quando i tedeschi il 7/12/44 requisiscono il galleggiante e le barche dell’Adria trovano riparo in un magazzino. Chiude anche il Dopolavoro dell’Adria di cui era reggente Notarangelo. Era, il tempo in cui i tedeschi minavano le rive e i pontoni antiaerei munivano tutto lo specchio acqueo dalla Sacchetta al Portofranco.
Negli ultimi giorni di guerra poi un mezzo da sbarco, ormeggiato vicino all’Adria, viene fatto saltare dagli stessi tedeschi in fuga ed i frammenti della coperta danneggiano seriamente il galleggiante della Ginnastica Triestina.
Trieste conosce in quel periodo i crimini del Gruppenführer delle SS Odilo Globocnik, le delittuose imprese della Banda Collotti che operava nella Villa Triste, e la messa in funzione del forno crematorio della Risiera di S. Sabba, unico in Italia.
Il 10 giugno ed il 6 luglio 1944 le fortezze volanti bombardano Trieste, colpendo in particolare la Raffineria Aquila, i cantieri, il porto, ma anche S. Giacomo, S. Andrea e via Rossetti.
L’unica speranza dei triestini resta legata alle notizie di Radio Londra del colonnello Stevens (che parlava bene l’italiano, in quanto figlio di una triestina).